giovedì 11 ottobre 2012

Criterio di Pareto

Un'alternativa è preferibile ad un'altra se partendo da due situazioni (B ed A) passiamo da una situazione vecchia ad una nuova e da quel punto si sta meglio a livelli di efficienza o almeno un solo soggetto sta meglio e nessuno sta peggio.
Se raggiunta un'allocazione dove non esiste modo per migliorare un soggetto senza peggiorarne un altro, allora siamo in una situazione di ottimo paretiano.
L'efficienza può essere raggiunta sia lavorando sulla produzione che lavorando sugli scambi.

sabato 2 giugno 2012

Consumi Privati


Cosa succede a tutti i beni e servizi prodotti in un Paese?

 In parte vengono consumati, cioè comprati dalle famiglie: cibo, vestiti, cuffie da bagno, ma anche corse in tram e tagli di capelli. In parte diventano “consumi pubblici”. In parte diventano investimenti.

I primi si chiamano beni e servizi di consumo, e il loro aggregato costituisce i consumi privati., cioè i consumi delle famiglie. 

Naturalmente, le famiglie non consumano solo beni e servizi prodotti nel paese, ma anche beni e servizi importati. I consumi privati sono quindi la somma di tutti i beni e servizi, prodotti all’interno del Paese o importati, destinati all’uso delle famiglie.  

Il consumo privato è la parte più grossa della domanda totale (in Italia circa il 60%). 

Cos’è la base monetaria ?


La base monetaria è una parte della moneta, ed è precisamente la parte più potente della moneta.

Che vuol dire? 

Cominciamo col ricordare che anche le banche creano moneta. Se deposito mille euro in banca, la banca li può prestare a qualcuno che li deposita in un altro conto corrente. 

Alla fine di tanti giri, quei mille danno la possibilità di scrivere assegni, cioè di far circolare moneta, per molto più dei mille iniziali.
Ma all’origine di questo processo, ci deve essere la liquidità che è stata depositata per la prima volta. Quella liquidità è la “madre di tutta la moneta”, è la “base monetaria”.

 La base monetaria consiste quindi in quella moneta, che ha il potere di essere la matrice, la base per creare altra moneta; e consiste precisamente nella liquidità (banconote e monete) in mano al pubblico e alle riserve delle banche, cioè le disponibilità liquide del sistema bancario.

 Perché queste ultime danno parte della base monetaria?

Le banche impiegano così i soldi dei depositanti: in parte li devono custodire presso la Banca d’Italia (cosiddetta “riserva obbligatoria”), in parte li prestano, in parte acquistano titoli e in parte li tengono liquidi (riserva “libera”). E sono proprio queste riserve, libere o obbligatorie, che potrebbero servire, se rimanesse in circolo, a creare altra moneta. 

venerdì 18 maggio 2012

Facebook sbarca a wall street ! Come comprare le Azioni ?

Oggi Facebook è sbarcato a wall street sull'indice Nasdaq, non a tutti è possibile partecipare al colosso del web ma è possibile farlo online iscrivendosi a questo broker e potendo tradare con soldi reali anche senza depositare alcuna somma, vi verranno dati 25 € gratuiti che potrete gestirvi come se fossero vostri!

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mercoledì 16 maggio 2012

La prossima crisi potrebbe attaccare le banche centrali

Tutti sanno che nell'ultimo anno la BCE (banca centrale europea) si è fatta in quattro per salvare l'europa dal tracollo finanziario dovuto alla crisi del debito sovrano. Ha comprato titoli degli stati in difficoltà a destra e a manca facendo credito con la maggior parte degli stati che gli investitori chiamano "ad alto rischio", e questi titoli sono stati comprati con un tasso di interesse molto elevato.
Come si ricorda, la crisi del debito pubblico è sorta conseguentemente alla crisi del debito privato, quando è scoppiata la bomba sulle banche americane e a catena su quelle di tutto il mondo; gli stati hanno dato moltissima liquidità per tappare le perdite ed evitare il tracollo del sistema finanziario.
Le Banche centrali, a loro volta (FED e BCE per USA e UE), hanno fatto, e continuano a fare lo stesso; solo che adesso lo gli stati sono diventati debitori. Le banche centrali chiamate anche prestatori di ultima istanza (cioè che loro prestano denaro a banche e stati, e stampano moneta) hanno acquistato il debito degli stati a più alto rischio tracollo; vedi Grecia, Italia, Portogallo e USA.
Il problema è che il debito pubblico è una spirale che tende sempre a ingigantirsi e non contrastata con i mezzi adatti; invece fino ad ora per salvare il mondo dai debiti, si son fatti altri debiti.
Le crisi sono cicliche e quindi è provato che tendono a tornare; ma la prossima volta potrebbe essere molto problematico. Se le banche centrali entrano in crisi perchè gli stati, dei quali hanno acquistato titoli, rientrano in crisi; quello che è toccato adesso alle banche private accadrebbe alle banche centrali; e allora chi le aiuterà se sono loro prestatori di ultima istanza?
Ne avranno di banconote da stampare...

martedì 15 maggio 2012

Questione Grecia, le ragioni della Germania e la Francia

La crisi della Grecia ormai è una delle nostre maggiori compagne su ogni quotidiano e spesso in prima pagina, tutti gli stati europei che non vogliono che la Grecia dichiari bancarotta e nel frattempo per evitare che questo accada fanno stringere la cinta ancora di più ai poveri greci.

Ma le vere ragioni non stanno nell'etica o in qualcosa che rispecchi la bontà dell'animo umano verso il paese del    souvlaki; semplicemente la Germania come la Francia e anche l'Italia (ma decisamente meno) sono esposti nel debito greco per decine di miliardi di euro e se la Grecia dichiarasse default i colossi europei si ritroverebbero con una perdita secca in bilancio; facendo una somma media; per almeno 200 miliardi di euro, dei quali 80 solo tra Francia e Germania. 

Qui sotto vi riporto una breve illustrazione della distribuzione del debito in europa tra i cosiddetti PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, grecia, Spagna):


lunedì 7 maggio 2012

Le basi dell'economia: Microeconomia

La scienza economia non cade dal cielo sulle nostre teste rendendoci da un giorno all'altro in grado di capire il sistema economico mondiale, e proprio come all'università si comincia dalle basi.
Per iniziare a capire i cicli economici dei vari mercati che hanno causato questa crisi che stiamo vivendo voglio proporvi un piccolo corso di Microeconomia distribuito in 19 video di presentazioni powerpoint e per chi vuole la possibilità di scaricarle direttamente sul computer o per i più all'avanguardia sul Tablet :) .

Il link consiste direttamente su un gruppo universitario dell' Università la Sapienza di Roma:

Corso di Microeconomia